Una campagna sul web ha portato alla ribalta un’immagine datata 1946. Protagonisti il Ghetto di Varsavia e una bambina, che ora la Polonia e il mondo intero vogliono rintracciare.
Da poco più di un mese, uno scatto in bianco e nero fissato sulla pellicola quasi 70 anni fa è al centro di una condivisione virale su internet da parte di utenti polacchi e non. Si tratta di un’immagine avvolta nel mistero, protagonista una bambina tuttora priva di identità. Intenta a osservare le rovine del Ghetto di Varsavia all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, la bimba pare non aver lasciato tracce di sé.
Grzegorz Kosson – scrittore polacco autore di un libro ispirato alle vicende della bambina senza nome – e una pagina Facebook dedicata alla fotografia hanno dato il via a un tam tam internazionale, allo scopo di restituire un volto a quella bambina.
Gli indizi sono pochi. L’immagine ha una firma e una data: Reginald Kenny avrebbe realizzato lo scatto il 3 Aprile 1946, nella veste di fotografo ufficiale della Food Mission in Europa compiuta dall’ex presidente americano Hoover.
L’ipotesi più plausibile è che la bimba fosse una dei piccoli che, sopravvissuti alla guerra, attorniavano un Hoover attonito durante le sue camminate tra le rovine di Varsavia. Vestita in maniera dignitosa ma con ai piedi scarpe probabilmente appartenute a un adulto, la bambina osserva, dalla cima di un palazzo tuttora esistente, uno scenario di distruzione post-bellica.
Riusciranno i mezzi di comunicazione contemporanei a raccontare tutta una storia che si perde nel passato?