La fotografia di reportage è protagonista della mostra a Torino ospitata dal Museo d’Arte Orientale. In un viaggio che attraversa spazio e tempo, sulla via delle spezie.
Fino al 27 settembre, la preziosa merce che ha attraversato il mondo e la storia è al centro della nuova mostra allestita al MAO di Torino. Nata dalla collaborazione con National Geographic Italia, Sulla rotta delle spezie. Terre Popoli Conquiste riunisce nel museo piemontese 73 fotografie scattate dai grandi nomi appartenenti alla rinomata rivista di viaggi, scienza e antropologia.
Antiche mappe e un’installazione che evoca un suq affiancano le fotografie, in un percorso intitolato alle eccezionali polveri dal profumo esotico e dai colori energici che, nel tempo, hanno affascinato uomini coraggiosi, spingendoli anche a entrare in guerra per il loro possesso. Riprese dall’obiettivo di fotografi del calibro di Steve McCurry, David Evans e Michael Fay, le spezie rivelano tutte le loro sfaccettature – da simbolo di lusso e distinzione sociale a emblema di avidità.
Il percorso espositivo mette in evidenza le principali tappe delle rotte marittime alla base dell’ambìto commercio, focalizzandosi poi su mercati e mercanti e proseguendo con sale dedicate all’uso delle spezie per la tintura dei tappeti e alle singole, inestimabili varietà come il peperoncino, lo zenzero, la noce moscata, lo zafferano e la vaniglia.
Oltre a rendere omaggio all’estetica delle spezie, la mostra ne svela anche gli impieghi culinari e curativi, evidenziando le ragioni del loro incalcolabile valore. Già ai tempi dell’Impero Romano valevano infatti più delle pietre preziose, determinando l’apertura delle vie marittime e commerciali tra l’Europa e l’Estremo Oriente, a cominciare dalle famose e contese Isole delle Molucche, anche dette “delle spezie”.
[Immagine in apertura: GEORGE F. MOBLEY/National Geographic, Un affollato bazar all’aperto di Beirut, in Libano]