Lissone dedica una grande mostra al rapporto tra lavoro artigiano e design creativo. In uno dei centri d’eccellenza della produzione mobiliera internazionale.
Il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, nella provincia brianzola, rispolvera un inestimabile patrimonio progettuale conservato nella Biblioteca cittadina e risalente a un grande evento artistico datato 1985: Le leggi dell’attrazione. Design e affini: 1985- 2015 mette in mostra, fino al 20 settembre, le 21 proposte d’arredo elaborate trent’anni fa nell’ambito della XVII Triennale di Milano.
Promossa dall’Ente Comunale del Mobile di Lissone, la mostra di allora riuniva, sotto il titolo Affinità elettive, una serie di progetti d’arredamento per gli anni Duemila, basati sul connubio tra intuizione creativa e produzione artigiana. La rassegna di oggi recupera questa preziosa raccolta di documenti, ribadendo l’importanza del legame che unisce progettisti e produttori.
Concepiti all’insegna della sperimentazione, i prototipi del tempo colpiscono ancora per la loro dirompente carica innovativa. Tra gli eccezionali progetti esposti spiccano La scatola armonica di Gae Aulenti ispirata alle piramidi di Menfi, le Trasparenze dello studiolo di Mario Botta e L’Esercizio formale Nr. 3 disegnato da Ettore Sottsass (nell’immagine in apertura).