9 Giugno 2015
Continua il dialogo tra il celeberrimo Chateau francese e l’arte contemporanea. Stavolta la reggia si apre alle imponenti sculture di un grande artista dell’attualità.
Dal 2008 ad oggi, l’affascinante reggia di Versailles e il suo sconfinato giardino hanno ospitato i più grandi artisti contemporanei, nell’ambito di un’iniziativa che accosta la tradizione barocca all’avanguardia dei nostri giorni.
Da martedì 9 giugno e fino al primo novembre, il nome di Anish Kapoor si aggiunge a quello degli illustri predecessori che si sono confrontati con l’eredità di Versailles – da Jeff Koons a Lee Ufan e Giuseppe Penone.
Kapoor Versailles è l’immediato titolo di una rassegna imperdibile. L’artista britannico di origine indiana, noto per le sue opere monumentali che giocano con la percezione, ha presentato al pubblico una stretta selezione di sei installazioni, pensate per gli spazi della reggia, tra il giardino e la sala della pallacorda. Specchi, metallo e linee curve contribuiscono così a rendere ancora più scenografica la cornice naturale che circonda lo storico edificio.
Curata da Alfred Pacquement e sostenuta dalla maison Dior, la mostra sottolinea l’interesse di Kapoor verso l’essenza storica e architettonica del luogo. Non una semplice occupazione dell’ambiente, ma un dialogo attivo e critico, capace di unire dimensioni temporali e artistiche differenti.
Nonostante le accese polemiche che stanno accompagnando la già controversa scultura intitolata Dirty Corner, l’intervento di Kapoor promette di far vivere al pubblico un’esperienza percettiva inedita, giocando sul ruolo dell’immaginazione, ma anche sul potere della luce e delle architetture naturali, così accentuate in un contesto come quello di Versailles.