Sino al 12 luglio, alla Biblioteca Ambrosiana sono esposti 15 rari codici miniati. Il pezzo imperdibile? È un manoscritto del Trecento appartenuto nientemeno che al Petrarca, arricchito dal pittore Simone Martini.
Alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, la mostra Pane e non solo. I cibi, i libri presenta una preziosa selezione di antichi manoscritti arricchiti da preziose miniature, provenienti dalle tradizioni iconografiche ebraiche, greche, latine, arabe e italiane.
Nella cornice tematica secondo cui l’arte, la scienza e la fede sono nutrimento per l’anima, sono esposti 15 codici, tra cui spicca il manoscritto appartenente al Petrarca contenente l’opera omnia di Virgilio, accompagnata da una miniatura del 1340 (nell’immagine di apertura, un dettaglio) che porta la firma del pittore della scuola senese Simone Martini.
Tra gli altri rari esemplari degni di nota, si annovera l’opera enciclopedica di zoologia del teologo arabo ‛Amr bin Bahr al-Ğāhiz, il più antico frammento greco dell’Ilias picta raffigurante gli dei a banchetto cantati da Omero nell’Iliade; ancora, il codice sulle Terme di Pozzuoli illustrato verso il 1470 a Napoli da Cola Rapicano e un bifoglio su pergamena, che chiude un codice biblico ebraico franco-tedesco degli anni 1236-1238.