Una nuova e sperimentale serie animata ha esordito sul web: si chiama Rufus e racconta le avventure di un topo. Niente dialoghi, solo disegni e musiche d’autore.
Nell’universo delle web series esordisce Rufus, storia di animazione a puntate, prodotta dall’associazione indipendente Casa Lavica. L’episodio zero si chiama L’inferno ed è stato disegnato da Walton Zed, con musiche di Gionata Mirai, chitarrista de Il Teatro degli Orrori e dei Super Elastic Bubble Plastic, di cui è anche la voce.
Il protagonista è Rufus, un topo che – un episodio dopo l’altro – viaggia fra mondi diversi tramite un tunnel spazio-temporale.
Le sue avventure non hanno dialoghi, ma sono accompagnate esclusivamente da una colonna sonora composta per l’occasione, che interpreta e descrive immagini e situazioni. L’idea, infatti, è di realizzare una produzione corale e sperimentale che coinvolga sempre nuovi artisti e musicisti, ai quali è dato l’incarico di costruire la partitura musicale di accompagnamento.
Per il momento, il budget copre una piccola parte dei costi di produzione di sole 4 puntate, alle quali prenderanno parte il bassista e produttore discografico Gianni Maroccolo, il chitarrista e cantautore Giorgio Canali, il batterista Luca Bottigliero e il musicista francese Amaury Cambuzat.