La capitale della Corea del Sud ha affidato agli architetti olandesi dello studio MVRDV il compito di trasformare una sopraelevata in un nuovo parco lineare: il Seoul Skygarden ospiterà tutte le piante locali e le passeggiate dei cittadini.
Infrastrutture che invecchiano, o semplicemente sono fin troppo utilizzate e generano livelli di inquinamento insostenibili: cosa fare dell’eredità lasciata da una società meccanica e industriale al tramonto, come adattarle a un modello più sostenibile e orientato al benessere individuale? Già New York ha brillantemente risposto a queste problematiche, trasformando in un parco lineare una porzione di rete ferroviaria sopraelevata.
Sul modello della High Line newyorkese, anche l’amministrazione di Seul ha lanciato un concorso internazionale rivolto ad architetti e progettisti per “riutilizzare” la strada sopraelevata costruita negli anni Settanta, chiusa al traffico ormai dal 2009. Lo studio olandese MVRDV, in collaborazione con lo studio Makkink & Bey e il landscape designer Ben Kuipers, si sono aggiudicati l’innovativa commessa con il progetto Seoul Skygarden, che intende fare del tratto di strada – lungo quasi un chilometro – un parco pubblico.
Nell’ottica di favorire lo sviluppo di una cultura ambientalista, i progettisti hanno pensato anche alla scalabilità dell’iniziativa. Oltre a predisporre una serie di servizi interni al parco – sale da té, negozi, biblioteche –, invece di una tradizionale piantumazione del percorso lo studio olandese ha concepito la creazione di una “nursery” delle specie vegetali tipiche del luogo, una sorta di “biblioteca” delle piante coreane, da disporre lungo il parco lineare in ordine alfabetico. In tal modo, il Seoul Skygarden assolverà alla doppia funzione di area di svago e centro per la conservazione della biodiversità autoctona, a partire dal quale altri percorsi verdi potranno svilupparsi come rami secondari attraverso il tessuto urbano dell’intera metropoli.