A Palazzo Medici Riccardi di Firenze, sino al 27 settembre, sono esposte una serie di 100 illustrazioni riferite alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Furono commissionate dal governo italiano a Salvador Dalì nel 1950.
Dante Alighieri nasceva a Firenze il 1° giugno 1265. Per celebrare i 750 anni dalla nascita del Sommo Poeta, la Fondazione Ambrosiana ha curato a Firenze un’esposizione con una serie di illustrazioni della Divina Commedia, che furono commissionate a Salvador Dalí dal governo italiano nel 1950, in previsione del 700° anniversario della nascita del poeta fiorentino.
Nella Galleria Delle Carrozze, a Palazzo Medici Riccardi, sino al 27 settembre sono esposti 100 acquarelli che narrano il viaggio dantesco tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. Dalì impiegò 9 anni per completare l’intero corpus di illustrazioni ma, alla fine, non ottenne i meritati riconoscimenti in Italia, sia per le sue origini spagnole che per molti contenuti espliciti nelle illustrazioni.
D’altronde, il rapporto di Dalì con la religione fu sempre molto controverso: nonostante sua madre fosse una devota cattolica, si avvicinò alla Chiesa solo in età adulta. A Parigi, invece, il suo progetto fu accolto con entusiasmo e affidato nelle mani di esperti incisori per la creazione delle tavole di legno necessarie al trasferimento degli acquarelli su carta.
Nelle illustrazioni, Dalí racconta la Divina Commedia attraverso la sua prospettiva surrealista e onirica, mimetizzando nell’universo dantesco i segni caratteristici della sua poetica, come i paesaggi desolati, le figure molli e altri elementi simbolici come le stampelle.
In mostra sono esposte anche altre opere di tema religioso, tra le quali le sculture in bronzo di San Giorgio e il Drago e Adamo ed Eva, l’altorilievo in gesso dell’Ultima Cena e, infine, grafiche tratte dal libro illustrato Mosè e il Monoteismo.