Mario Cresci, uno dei grandi maestri della fotografia italiana, porta nel capoluogo lombardo una suggestiva selezione dei suoi celebri ritratti in bianco e nero, realizzati in Basilicata.
Il Museo Fotografia Contemporanea di Milano dedica un imperdibile focus espositivo a uno degli artisti presenti nella sua collezione permanente. È Mario Cresci, in mostra tra le sale dell’istituzione meneghina con alcuni degli storici ritratti fotografici realizzati in provincia di Matera tra gli anni Sessanta e Settanta.
Racconti privati. Interni 1967-1978 è il titolo della rassegna che, fino al prossimo 6 settembre, fa conoscere al pubblico la lunga esperienza umana e professionale vissuta da Cresci in Basilicata, dopo gli studi veneziani e prima di trasferirsi in Lombardia. Impegnato sul finire degli anni Sessanta come grafico e fotografo nella realizzazione del piano regolatore di Tricarico, un paese in provincia di Matera, Cresci resta affascinato da luoghi e persone, decidendo poi di fermarsi.
Appartengono dunque a quell’epoca gli scatti che compongono la mostra e che evidenziano la passione del fotografo per la figura umana e gli oggetti che le appartengono, ritratti nell’intimità della vita familiare. È il ricercato effetto mosso applicato ai volti a renderli illeggibili, spostando l’attenzione sugli “interni” da cui prende il nome una delle serie di immagini. Il rispetto nei confronti della origini emerge dai Ritratti reali, che legano le famiglie ai propri antenati, affiancando gli oggetti nella narrazione della loro storia.