Tra gli eventi collaterali della Biennale di Venezia, l’esposizione 'My East is your West' riunisce idealmente India e Pakistan attraverso il lavoro di Shilpa Gupta e Rashid Rana. La mostra a due voci sarà visitabile sino al 2 ottobre.
Il mio Est è il tuo Ovest: è una questione di punti di vista, per l’artista indiana Shilpa Gupta e il pakistano Rashid Rana protagonisti della mostra My East is your West allestita – sino al 2 ottobre – nelle sale di Palazzo Benzon, a Venezia.
Tra gli eventi collaterali della 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, l’esposizione a due voci abbatte idealmente i confini tra India e Pakistan, nel tentativo di ricomporre il rapporto conflittuale che scuote i due Paesi dalla Seconda Guerra Mondiale.
La mostra presenta video-installazioni, disegni, opere digitali, fotografie e performance dei due artisti, con la curatela di Feroze Gujral, fondatore e direttore dell’omonima fondazione indiana, il cui fine è supportare l’arte contemporanea proveniente dall’Asia meridionale, anche attraverso iniziative internazionali.
Nata a Mumbai nel 1976, Shilpa Gupta ha studiato scultura, ma le sue opere si servono di diversi media artistici, dalle installazioni al video, dalla fotografia al disegno, come si desume dall’esposizione veneziana. A Palazzo Benzon, l’artista ha inoltre concepito una performance continua che collega lo spazio espositivo con la striscia di terra dove si sta costruendo una lunga barriera che, una volta terminata, dividerà l’India orientale dal Bangladesh.
Rashid Rana invece è nato a Lahore, in Pakistan, dove vive e lavora. L’artista ha trasformato le sale del palazzo veneziano in un set immersivo, in cui l’architettura si combina con video, fotomontaggi digitali, performance e installazioni interattive.
[Immagine in apertura: My East is Your West, veduta dell’installazione con opere di Shilpa Gupta, 2015, photo Mark Blower]