Per la prima volta i registi del grande schermo non sono impegnati dietro alla macchina da presa, ma di fronte a carta e colori. In una grande mostra sarda, che riunisce schizzi e idee dei cineasti italiani.
Fino al 27 settembre, il Palazzo della Città di Cagliari sarà teatro di una mostra originale e affascinante, che osserva con un occhio inedito i maestri della celluloide. Il di/segno del cinema propone al pubblico un’immersione nella cinematografia italiana attraverso le suggestioni visive dei suoi principali interpreti, i registi.
L’universo immaginifico e creativo del cinema nostrano emerge dalle linee pittoriche, grafiche e visuali dei cineasti di ieri e di oggi, in un tour nella fantasia dei grandi maestri e dei giovani emergenti, spesso tradotta in opere filmiche passate – o destinate a passare – alla storia. Per la prima volta, una mostra indaga il rapporto tra segno grafico e cinematografico sulla base di una prospettiva nuova.
I visitatori avranno la possibilità di ammirare le pitture, i disegni, le installazioni e gli appunti visivi di professionisti impareggiabili – come Marco Bellocchio, Matteo Garrone, Carlo Hintermann, Maurizio Nichetti, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani – che accendono i riflettori sul modus operandi di ciascuno di loro e sul valore estetico e narrativo non soltanto delle loro pellicole, ma anche e soprattutto di ciò che le precede.
Installazioni visive e incontri con i registi fanno da corollario a una mostra fondamentale per la città di Cagliari, Capitale Italiana della Cultura 2015. Anche il cinema concorre a rinsaldare i legami con il territorio e la cittadinanza; per questo motivo l’esposizione è accompagnata da una rassegna di proiezioni filmiche che porteranno il pubblico a confrontarsi con alcuni dei registi presenti in mostra.