29 Agosto 2015
Il 29 agosto ha aperto al pubblico di Firenze e dintorni la personale di Massimo Turlinelli. Ispirandosi alla tecnica divisionista, l'artista realizza paesaggi metafisici, usando grafite e pastelli colorati.
Alla Galleria Nuvole Volanti e negli spazi Casa Argelà-Gucci a Castelfalfi – frazione del comune di Montaione, in provincia di Firenze – questo sabato, 29 agosto, ha inaugurato la personale di Massimo Turlinelli. Curata dal critico e storico dell’arte Gerardo De Simone, Di-visioni presenta le opere a matita policroma dell’artista di Fermo.
Ispirandosi al pointillisme di Seurat e Signac, Turlinelli realizza paesaggi naturali, accostando infiniti segni puntiformi con la grafite e pastelli dei tre colori primari. Le sue nature sono pacate e solitarie: a volte ricordano vagamente i dipinti metafisici di De Chirico, con le ombre che si allungano più del dovuto; altre, la pittura surrealista di Magritte, come nell’opera in cui la chioma di un albero è sospesa nell’aria, al di sopra del suo tronco.
Tra i suoi riferimenti artistici, c’è anche il naturalismo simbolista di fine Ottocento: nei paesaggi tersi e silenziosi di Turlinelli, la pittura trascende il visibile per offrire una prospettiva suggestiva, uno sguardo visionario sulla realtà.