Il fotoreporter diventato famoso per la ragazza afgana dagli occhi verdi firma un volume fotografico che racconta da dove viene il caffè. Per viaggiare sino all’altro capo del mondo, lungo le rotte della bevanda più amata dagli italiani.
Da dove viene il caffè che beviamo tutte le mattine? Non certo dal supermercato sotto casa o dal bar dietro l’angolo. Il suo viaggio è molto più lungo e complesso: un libro fotografico firmato da Steve McCurry – l’occhio dietro la famosa fotografia che ritrae una ragazza afgana dagli occhi verdi – ci mostra le tappe del suo percorso lungo chilometri, prima di arrivare nelle nostre tazzine.
Pubblicato dalla casa editrice Phaidon lo scorso maggio, il volume From These Hands: A Journey Along the Coffee Trail raccoglie le fotografie che il pluripremiato fotoreporter ha scattato nei suoi viaggi lungo le rotte del caffè.
Negli ultimi trent’anni, Steve McCurry ha incontrato i lavoratori e le loro famiglie nelle coltivazioni della pianta tropicale, ritraendone i volti, il lavoro nei campi e i paesaggi attorno, spostandosi dall’Etiopia ai piedi delle Ande sino alle pendici del Kilimangiaro.
Evocativi, profondi e vividi – come sempre sono i lavori di Steve McCurry – gli scatti racchiusi nel libro chiariscono l’origine di uno dei prodotti più consumati dal popolo italiano. “Il caffè non viene semplicemente fuori da una macchina. C’è una persona dall’altro capo. Qualcuno che si prende cura di ogni singolo chicco”, spiega l’autore. “Conoscere da dove viene il nostro cibo e le persone dietro questo, permette di apprezzarlo più a fondo.”