Uno dei più originali alberghi della Ville Lumière accoglie le singolari opere di Hiro Ando. Protagonisti i felini, trasformati in scintillanti statue pop che omaggiano l’Oriente.
Parigi non smette di stupire. Stavolta uno dei suoi rinomati hotel apre le porte all’arte del giapponese Hiro Ando. Dotato di una poliedrica creatività – che lo spinge a utilizzare i media più disparati, dalla pittura al video – Ando porta negli ambienti del Buddha Bar Hotel una selezione di sculture ispirate a un tema ricorrente nella sua produzione: il gatto.
Fino al 30 settembre, la hall, i bar e i ristoranti dell’hotel faranno da sfondo alle stravaganti opere di Ando, basate su un connubio tra l’estetica pop e la tradizione iconografica orientale del gatto portafortuna. In bronzo, in resina o in porcellana, i gatti scolpiti dall’artista sono diventati negli anni dei veri e propri emblemi contemporanei, a metà strada tra il manga giapponese e le installazioni della Pop art.
Ricoperti di diamanti o dipinti con vernici sfavillanti, i felini di Ando assumono quasi vita propria e diventano Sumocat, Big Samurai e Robocat, facendo il verso alla cultura contemporanea che ispira il loro ideatore.
Dopo aver co-fondato il collettivo CrazyNoodless nel 2005 – che oggi conta dieci artisti – Ando è uno degli indiscussi fautori della nuova corrente pop giapponese riconosciuta in tutto il mondo.