È stato finalmente inaugurato uno dei musei a più alta densità d’arte contemporanea. Dopo l’affollatissima vernice, le prenotazioni per i prossimi mesi sono già alle stelle.
L’attesissimo Broad Museum è divenuto realtà. Da pochi giorni Los Angeles – e il mondo intero – possono contare su una nuova istituzione museale dedicata all’arte contemporanea. Costruito per volere della coppia di filantropi Eli ed Edythe Broad, il museo svetta sulla Grand Avenue, nel cuore della metropoli californiana, e consente l’accesso gratuito alle proprie sale.
Progettato da Diller Scofidio + Renfro, in collaborazione con Gensler, il modernissimo edificio si basa su uno schema architettonico estremamente leggero e arioso, che consente una comunicazione visiva tra l’area dedicata alle mansioni amministrative e gli spazi espositivi. Lo stesso concetto di trasparenza si ritrova nell’incredibile luminosità degli ambienti, grazie alla sapiente combinazione di fibra di vetro, cemento armato e acciaio.
L’avveniristico museo ospita le oltre 2000 opere presenti nella collezione – frutto del cinquantennale lavoro di Eli ed Edythe Broad e della loro passione per l’arte – che annoverano, fra gli altri, i capolavori dei maestri del nostro tempo, come Jean-Michel Basquiat, Barbara Kruger, Cy Twombly, Ed Ruscha, Kara Walker, Christopher Wool, Jeff Koons, Joseph Beuys, Jasper Johns, Cindy Sherman, Robert Rauschenberg, oltre agli esponenti delle generazioni più giovani.
[Immagine in apertura: Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room, The Broad Museum, Los Angeles]