La sedia di van Gogh arriva in Italia

25 Settembre 2015

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Nel 1888 Vincent van Gogh si trasferiva in Provenza, nella luminosa Arles, carico di entusiasmo, aspettative e un progetto in tasca: quello di fondare una comunità di artisti nella sua famosa casa gialla di Place Lamartine.
Quell’anno, durante il breve soggiorno dell’amico Gauguin, van Gogh ritrasse tra l’altro la sua sedia di legno con il sedile in paglia e sopra appoggiati la pipa e il tabacco, che l’artista era solito fumare.

Diventata una delle opere più conosciute e significative della stagione del pittore in Provenza – assieme alla serie dei girasoli – l’olio su tela è solitamente custodito alla National Gallery di Londra, ma dal 25 settembre è esposto in Italia, per la prima volta. Sino all’8 dicembre, sarà possibile ammirare la famosa opera nella Villa dei Capolavori – sede della Fondazione Magnani Rocca – a Mamiano di Traversetolo, ad appena una manciata di chilometri da Parma.

Il dipinto è legato a un’altra tela che, invece, raffigura la sedia di Paul Gauguin. Anche in questo caso la sedia è vuota, fatta eccezione per una candela accesa e dei libri, che diventano rappresentativi dell’individuo a cui la seduta appartiene. Fu realizzato da van Gogh prima che la permanenza dell’amico pittore si concludesse con un furioso litigio, a seguito del quale Vincent si tagliò un orecchio.

La tela esposta ora alla Fondazione Magnani Rocca è un’opera di estrema intensità, un autoritratto senza il soggetto, una dichiarazione di umiltà; considerata assieme al dipinto dell’altra sedia, la raffigurazione diventa espressione di solitudine, di irrequietezza, presagio del fallimento di un sodalizio, artistico e umano, tanto desiderato.