L’arte del Belpaese ha conquistato Londra durante l’affollatissima asta tenutasi nella frenetica settimana fieristica di Frieze. Decine di opere sono state vendute sopra il milione di dollari, soprattutto quelle appartenenti a un certo movimento artistico...
In terra londinese, ottobre non è solo il mese di una delle fiere d’arte contemporanea più conosciute al mondo, ma è anche tempo di aste. Il consueto appuntamento con le vendite serali di Sotheby’s e Christie’s ha immancabilmente registrato il tutto esaurito, totalizzando importanti risultati.
Assolutamente degna di nota è stata l’asta italiana promossa da Christie’s, che ha raggiunto il totale più alto di sempre per un’asta di questo genere: 43.166.500 sterline, con il 90% di venduto. I massimi valori nell’Italian Sale sono stati toccati da Vincenzo Agnetti, Gianni Colombo, Giorgio Morandi, Giuseppe Uncini e Luciano Fabro. L’opera di quest’ultimo, la suggestiva Italia dell’emigrante presentata appesa al soffitto (nell’immagine in apertura), è stata battuta per 2.350.000 sterline, mentre 14 opere sono state vendute sopra il milione di sterline e 21 oltre il milione di dollari.
La netta rimonta dell’Arte Povera sul mercato è stata confermata dalle ottime vendite delle opere di Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti e Mario Merz, eguagliate dai buoni risultati ottenuti dai lavori di Alberto Burri e Lucio Fontana.