L’arte può cambiare il mondo: a crederci fermamente è Olafur Eliasson che, dopo la lampada portatile green, ora metterà in produzione un caricatore capace di immagazzinare una delle forme di energia più pulite e sostenibili.
Nel 2003, Olafur Eliasson illuminava la Turbine Hall della Tate Modern con un enorme sole artificiale, creando un tramonto perpetuo e trasformando l’arte contemporanea in un’esperienza da provare e portare a casa come un ricordo.
Tre anni fa, lo stesso Eliasson ha sviluppato una lampada portatile a energia solare: Little Sun Lamp, un progetto sostenibile e filantropico che ha raggiunto oltre 670mila delle persone che, nel mondo, vivono senza elettricità.
“L’energia solare è abbastanza potente da essere disponibile per ognuno di noi sulla terra nella forma di energia pulita e sostenibile”: sulla scia di questo pensiero, e la convinzione dichiarata che l’arte possa cambiare il mondo attuale e sensibilizzare sulla iniqua distribuzione delle risorse, Olafur Eliasson ha fatto un ulteriore passo in avanti, progettando un caricatore per cellulari a energia solare.
La campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma Kickstarter è stata un successo. Agli inizi di ottobre, Little Sun Charge è stato finanziato con oltre 265mila euro, che saranno utilizzati per mettere il prototipo (nell’immagine in apertura durante un test in Zimbawe, nel luglio di quest’anno) in produzione entro marzo 2016.