Sotto la magnifica volta affrescata da Michelangelo nel Cinquecento, il coro della Cappella Sistina ha registrato il suo primo disco. I ricavati dalle vendite saranno destinati al fondo Carità del Papa.
È uno dei più antichi e prestigiosi cori polifonici al mondo, ma soltanto quest’anno la Cappella Musicale Pontificia Sistina, che dal 1471 accompagna le liturgie presiedute dai papi che si sono succeduti nei secoli, ha registrato il primo album della sua lunga storia.
Per l’occasione, la Cappella Sistina si è prestata a essere uno studio di registrazione d’eccezione, con la sua particolare acustica: sotto la magnifica volta affrescata da Michelangelo nel Cinquecento, il coro – composto da 20 coristi adulti e 30 voci bianche – ha eseguito in latino una serie di brani, con la direzione di Massimo Palombella, nominato cinque anni fa da Papa Benedetto XVI.
Dal titolo Cantate Domino, l’album comprende – tra gli altri – due canti gregoriani, il famoso Miserere di Gregorio Allegri nella versione originale del 1661 e un Nunc dimittis attribuito a Giovanni Pierluigi da Palestrina. Il disco uscirà per l’etichetta discografica tedesca Deutsche Grammophon – specializzata nella produzione di musica classica – su consiglio dello stesso Papa Francesco. I ricavati dalle vendite saranno destinati al fondo Carità del Papa.