Dal 2 ottobre al 18 dicembre, Firenze ospiterà una personale di Jan Fabre. Concepita come fosse una contemporanea saga cavalleresca, la mostra tocca i temi principali della ricerca dell’artista belga.
Il 2 ottobre, la Galleria Il Ponte di Firenze presenta la mostra Jan Fabre. The knight of the night. A cura del critico e storico dell’arte Bruno Corà, l’esposizione riunisce una serie di opere realizzate dall’artista belga in diversi momenti della sua carriera – tra il 1997 e il 2013 – che assieme definiscono un’unica narrazione, ispirata al genere letterario del romanzo cavalleresco.
Sino al 18 dicembre, negli spazi della galleria fiorentina l’artista diventa eroe tragico cavalleresco: emblema di questa metamorfosi è il film Lancelot del 2004, nel quale Jan Fabre, indossando una pesante armatura, evoca la battaglia dell’eroe contro se stesso. Il cortometraggio rappresenta il fulcro narrativo dell’intera personale, che si snoda tra armature e teschi umani rivestiti da scarabei dalla corazza cangiante.
Nella mostra, sono presenti i temi chiave della ricerca interdisciplinare dell’artista di Anversa: la teatralità, la metamorfosi, l’interesse al limite dello scientifico per il corpo umano, per la sua fragilità e le sue possibili difese; la passione per l’entomologia, a cui si dedicò sin dagli esordi, quando iniziò ad analizzare insetti e altri animali, a dissezionare i loro corpi e trasformarli in nuove creature, influenzato dalle ricerche dell’entomologo Jean- Henry Fabre, vissuto tra il 1823 e il 1915.
Jan Fabre ha mostrato i suoi lavori in importanti istituzioni e musei in tutto il mondo, tra i quali il Louvre di Parigi dove, nel 2008, ha avuto l’onore di essere il primo artista vivente a esporre. Nel 2016, l’Hermitage di San Pietroburgo ospiterà l’artista per un’importante esposizione, la prima del museo russo dedicata a un autore contemporaneo.