La sede milanese della Fondazione Prada presenta, per la prima volta in Europa, il film che documenta l’avventura della Land Art. Tra filmati storici, nuove riprese aeree dei più iconici earthwork e interviste ad artisti e curatori.
Inaugurata lo scorso maggio, la sede milanese della Fondazione Prada apre la sua prima stagione autunnale con un programma variegato e multidisciplinare. Uno degli eventi in calendario è la première europea del film Troublemakers: The Story of Land Art del 2015.
Scritta e diretta dal regista americano James Crump, la pellicola sarà proiettata – con ingresso gratuito, su prenotazione – nella sala cinematografica della Fondazione, nelle giornate di domenica 11 e lunedì 12 ottobre, alle 12 e alle 18.
Il film racconta l’avventura della Land Art, le origini e le sfide di quel movimento artistico che si affermò tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, quando artisti quali Walter De Maria, Michael Heizer e Robert Smithson iniziarono a considerare l’ambiente naturale come materiale da modellare e su cui intervenire, creando opere monumentali, ambiziose, fuori misura.
Si spingevano verso i paesaggi sconfinati dell’America del sud-ovest, i pionieri della Land Art: laghi, deserti, montagne e pianure si prestavano alle loro audaci sperimentazioni; lontani dai musei, dalle gallerie e dalle convenzioni del mercato dell’arte.
Prodotto da First Run Features – casa di distribuzione attiva dal 1979 nel campo della cinematografia indipendente – il film in programma alla Fondazione Prada documenta le fasi di questo fenomeno artistico attraverso il montaggio di rari filmati storici, nuove riprese aeree dei lavori più iconici realizzati in California, Nevada, New Mexico e Utah e interviste ad artisti e testimoni diretti di questa esperienza artistica quali Germano Celant, Paula Cooper, Virginia Dwan, Gianfranco Gorgoni, Pamela Sharp, Willoughby Sharp e Harald Szeemann.