La splendida sede espositiva di Codroipo celebra uno degli artisti più emblematici del secolo scorso. Con una mostra intensa, che ripercorre gli ultimi trent’anni della vita di Mirò, a partire dal trasferimento a Palma di Maiorca.
Fino al 3 aprile, il centro culturale ed espositivo con sede nella storica Villa Manin – in provincia di Udine – ospiterà una rassegna intitolata a un grande innovatore del Novecento. Joan Mirò a Villa Manin – Soli di notte ripercorre l’ultimo trentennio di vita dell’artista originario di Barcellona, mettendo in luce tutta la forza creativa che contraddistinse quel periodo.
La mostra intende evocare l’atmosfera e il contesto in cui prese forma la fase più produttiva della carriera di Mirò, quella che fece seguito al trasferimento definitivo a Palma di Maiorca, nel 1956. Qui l’artista trovò nuovi stimoli per imprimere una decisa svolta al suo stile già di per sé innovativo e profondamente legato all’esperienza surrealista.
L’ambiente maiorchino, complice uno studio finalmente personale, diede nuova linfa all’animo riservato e taciturno di Mirò, consentendogli di creare nella solitudine che desiderava. A 63 anni, l’artista si trovò a vivere la più fervida stagione espressiva della sua vita: lo stile divenne più libero e aggressivo, colori e figure assunsero tonalità più scure e vicine alla scrittura primitiva.
Le 250 opere in mostra – molte delle quali mai esposte in Italia – testimoniano l’incredibile carica di vitalità che accompagnò Mirò fino alla fine dei suo giorni.
Disegni, dipinti, opere grafiche e sculture confermano l’ulteriore evoluzione di una creatività straordinaria e perennemente in anticipo sui tempi. Una serie di ritratti fotografici dell’artista, realizzati da grandi autori come Cartier-Bresson, Mulas e Brassaï, completano il mosaico di una personalità eccezionale.