Il talentuoso fotografo americano porta nella cittadina romagnola una selezione di iconici ritratti femminili. Per uno straordinario viaggio visivo nella carriera di McCurry.
In concomitanza con la grande rassegna allestita a Venezia, Steve McCurry torna a stupire il pubblico del Belpaese con Icons and Women, la mostra ospitata dai Musei di San Domenico a Forlì fino al 10 gennaio prossimo. Una galleria di scatti, molti dei quali dedicati alla bellezza femminile, che restituiscono il complesso universo di esperienze vissute da McCurry, come uomo e come fotografo.
Curata da Biba Giacchetti, la mostra propone un viaggio alla scoperta dell’umanità del nostro tempo, usando lo sguardo delle donne come strumento interpretativo. Partendo da un mosaico di ritratti in cui la presenza umana è sempre protagonista, anche se solo evocata, il suggestivo allestimento concepito da Peter Bottazzi si raccoglie progressivamente in un universo tutto al femminile, grazie a un miscuglio coerente di età, etnie e culture.
Il punto di arrivo è proprio il ritratto della ragazza afghana incontrata nel campo profughi di Peshawar, diventato icona indiscussa della fotografia mondiale e inossidabile simbolo di speranza contro la guerra. Il celebre ritratto di Sharbat Gula realizzato nel 1984 (in apertura in un’altra fotografia della stessa serie di McCurry) affianca quello della stessa ragazza divenuta adulta, finalmente ritrovata dal reporter e di nuovo immortalata a distanza di oltre 17 anni dal primo scatto.
Tra le 180 fotografie in mostra, una sezione è dedicata ai conflitti e alle atrocità che purtroppo vedono protagonista il genere umano da un capo all’altro del globo. Ripresi dall’attento occhio del fotoreporter, questi episodi rappresentano un passaggio obbligato lungo il percorso di mostra, prima di approdare a un conclusivo momento di pace ed equilibrio di cui è garante, ancora una volta, il ritratto femminile.