La celeberrima serie dedicata al design in onda su Sky Arte HD sta per compiere quattro anni. E li festeggia con la proiezione della terza stagione nel corso dell’atteso Milano Design Film Festival 2015.
È stata inaugurata oggi, giovedì 15 ottobre, la famosa rassegna cinematografica intitolata al design che, come di consueto, si tiene nel capoluogo lombardo. La terza edizione del Milano Design Film Festival andrà in scena all’Anteo spazioCinema fino a domenica 18 ottobre con un ricco programma di eventi, workshop e pellicole incentrate sulla disciplina della creatività trasversale per eccellenza.
Uno degli imperdibili appuntamenti in programma è previsto venerdì 16 a partire dalle 19, con la proiezione della terza stagione di De.Sign, la serie targata Sky Arte HD e creata per dare un volto alle tante sfumature della progettazione.
Dopo una prima stagione incentrata sugli oggetti della quotidianità, tra casa e ufficio, e una seconda tranche di episodi riservata alle storiche radici del design contemporaneo, la terza stagione di De. Sign guarda al mondo dei segni e della creatività usando la lente degli estremi: sociali, di gusto, di produzione e di visione del mondo.
In linea con il taglio della serie, anche il terzo ciclo vede protagoniste alcune autorevoli personalità dell’architettura, e ovviamente del design, da Felix Baumgartner a Howard Gardner e Bruce Sterling. Tanti e coinvolgenti i temi affrontati dalla fortunata terza stagione: per esempio, il design come strumento per interpretare il futuro è alla base della prima puntata della serie, focalizzata su alcune ricerche visionarie – ma dotate di solidissime basi – portate avanti da Lucy McRae, Ora Ito e Nelly Ben Hayoun, solo per citarne una parte.
Anche l’affascinante ciclo di vita degli oggetti di design rapirà l’attenzione degli spettatori del festival, lungo una parabola vitale dai risvolti inaspettati, mentre l’aspetto socialmente utile del design emergerà dal racconto di Sam Goldwater sulla più grande discarica al mondo di rifiuti elettronici. Natura e tecnologia si terranno per mano grazie, ancora una volta, alla mediazione dei progettisti, veri e propri “architetti della modernità”.