Il modello del Pantheon ritorna in esposizione al Museo Leonardo da Vinci. Dopo un restauro sperimentale a più mani, presentato a Milano il 29 ottobre.
Agli inizi del Novecento, l’architetto francese Georges Chedanne realizzava un modello in gesso del Pantheon: una riproduzione accurata in scala dell’architettura dell’edificio romano risalente al II secolo d.C, che mostra gli spazi interni – comprese le strutture portanti nascoste alla vista – e la morfologia esterna, dal portico di colonne corinzie alla maestosa cupola semisferica, capolavoro di ingegneria dell’antichità.
Composto da più di 70 pezzi a incastro su una base formata da un unico blocco, il modello fu donato dalla vedova di Georges Chedanne al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’ di Milano, nel 1957. Fu collocato al centro della Galleria Leonardo fino al 1990, quando si è deciso di conservarlo nei depositi.
Ora, il modello del Pantheon ritorna in esposizione, dopo due anni di restauri, in cui si è sperimentata la collaborazione di diversi soggetti: il museo, un gruppo di restauratori in residence, Shirin Afra, specializzata nella conservazione di gessi, la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana di Lugano e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Il restauro corale sarà presentato il 29 ottobre nella Sala del Cenacolo, come progetto pilota del museo di via San Vittore, che negli ultimi anni ha intensificato le operazioni di conservazione della sua collezione, in vista del grandioso riallestimento previsto per il 2109, quando si celebrerà il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci.