L’unica scultura realizzata dal genio rinascimentale non smette di affascinare. Scampato il bozzetto originale agli orrori della Seconda Guerra Mondiale, ora l'unica fusione in bronzo ottenuta è stata acquisita da una società americana.
Dopo secoli di vicissitudini, la preziosa – e unica – scultura ideata da Leonardo da Vinci è al sicuro, in attesa di essere mostrata al mondo. Si tratta dell’opera denominata Il cavallo e il cavaliere, autenticata come leonardesca nel 1985 da Carlo Pedretti, il massimo esperto internazionale dell’artista toscano.
Recentemente acquisita da una società americana amministrata da J.W. Petty, la straordinaria statua in bronzo – realizzata nel 2012 – è tratta dall’originale modellino in cera scolpito da Leonardo nel 1508, mediante il calco in lattice che del bozzetto fu realizzato già nel 1985.
Prima maquette per un lavoro incompiuto, Il cavallo e il cavaliere rappresenta un nobile in sella, adorno di decorazioni militari, presumibilmente identificabile in Carlo II d’Amboise, signore di Milano nel primo decennio del Cinquecento.
Leonardo da Vinci morì prima di completare il progetto, affidando il modello al suo protetto, Francesco Melzi. L’opera restò in Italia, nelle mani della famiglia Melzi, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando fu inviata in Svizzera per proteggerla da eventuali saccheggi. Sopravvissuta alle razzie naziste, l’opera è documentata anche dai disegni presenti nel Catalogo ragionato conservato presso la Biblioteca reale del Castello di Windsor.
Seppur priva della rifinitura finale e ormai mancante di alcune parti – una zampa del cavallo, le mani e i piedi del cavaliere – il bozzetto (e quindi la scultura fusa basandosi fedelmente su di esso) resta un’ulteriore testimonianza dello stile tipicamente leonardesco. Il grande dinamismo delle figure e la cura del dettaglio rivelano la mano del grande maestro.