4 Novembre 2015
Al Teatro Margherita di Bari, c’è tempo sino al 14 novembre per apprezzare l’ultima creazione di luci e suoni dell'artista e compositore inglese. E subire il fascino ipnotico dei suoi famosi "light paintings".
Sino al 14 novembre, al Teatro Margherita di Bari sarà di scena Light Paintings (in apertura, nella foto di Massimo Nardi), anteprima assoluta della nuova installazione ambientale immersiva realizzata dal sound artist britannico Brian Eno.
Promossa da Puglia Sounds nell’ambito della quinta edizione del Medimex – il salone dell’innovazione musicale, che si è tenuto a Bari a fine ottobre – l’esposizione si compone di tre ambienti e una serie di opere “dipinte con la luce”: il pubblico è invitato a sostare su divani bianchi, mentre fasci luminosi colorati fluiscono, senza soluzione di continuità, su schermi disposti secondo rigorose composizioni geometriche. Il risultato sono infinite e mutevoli combinazioni di forme e colori, accompagnate da tracce sonore.
È un progetto, come lo ha definito il suo autore, di arte generativa, che riflette non solo sulla pittura ma anche sulla percezione, sulla musica e sulla tecnologia: “La pittura e la musica sono sempre state interconnesse per me”, spiega l’artista. “Durante l’adolescenza, ho iniziato a giocare con la luce come mezzo più o meno nello stesso periodo in cui ho iniziato a giocare con il suono.”
Brian Eno è un musicista, compositore, produttore, cantante e visual artist: tra i principali innovatori dell’ambient music, ha collaborato con numerose star come David Bowie, gli U2, i Coldplay e Paul Simon; come artista, dalla fine degli anni ’70 ha esposto il suo lavoro in giro per il mondo: da Tokyo a Cape Town, da Rio de Janeiro a New York, da Londra a Madrid.