È scomparso all’età di 67 anni uno dei grandi volti del teatro italiano. Figlio dell’indimenticabile Eduardo, Luca De Filippo verrà ricordato come uno dei più sensibili interpreti del repertorio drammaturgico del padre, oltre che di altri nomi del Novecento.
Si è spenta un’altra incredibile personalità del teatro – e del cinema – italiano, suscitando immediate reazioni di cordoglio tra il suo pubblico più affezionato e tra le file di colleghi e amici. Luca De Filippo è scomparso oggi, venerdì 27 novembre, nella sua abitazione romana; il dolore causato dalla notizia va di pari passi con il rammarico per l’ulteriore disgregarsi di una dinastia, quella del padre Eduardo, che si è letteralmente incarnata con il teatro italiano del secolo scorso.
Come sottolineato dal Ministro Dario Franceschini, “la scomparsa di De Filippo ci priva di un grande interprete della scena italiana, autentico erede della tradizione napoletana capace di portare la sua verve non solo nel repertorio classico ma anche in quello contemporaneo conducendo una vita nel teatro, con il teatro, per il teatro. È stato un artista in grado di cimentarsi in diverse espressioni artistiche, esplorando con efficacia anche i linguaggi cinematografici e televisivi”.
La sua carriera iniziò prestissimo: a soli sette anni, il padre gli regalò il ruolo di Peppeniello nella commedia Miseria e nobiltà, del nonno Eduardo Scarpetta. Ma il vero debutto in teatro accadde a vent’anni con Il figlio di Pulcinella, dove usò uno pseudonimo, Luca Della Porta, per tentare di liberarsi di un cognome tanto gravoso.
Da quel momento, la carriera di Luca De Filippo fu tutta in ascesa, collezionando successi sul palcoscenico, al cinema (la foto in apertura lo ritrae nel ruolo di Armando in Venuto al mondo, per la regia di Sergio Castellitto) e sul piccolo schermo.
Legato alla sua terra d’origine, l’eccezionale attore non soltanto ha saputo raccontarla con ironia e grande profondità: a sostegno del territorio, Luca De Filippo si è impegnato direttamente, anche a livello culturale e sociale.
Oltre alle attività a favore dei minori a rischio, intraprese dalla Fondazione Eduardo De Filippo di cui è stato presidente, proprio quest’anno Luca aveva dimostrato un rinnovato impegno per la crescita del patrimonio umano e culturale della sua Napoli, accettando la direzione della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.