Al Cinema Massimo di Torino, una rassegna ripercorre la stagione del Neorealismo italiano e il suo impatto sulla produzione cinematografica internazionale negli anni. Dal 2 al 18 novembre.
Dal 2 al 18 novembre, al Cinema Massimo di Torino si svolgerà la rassegna Neorealismo/Neorealismi: 12 film a confronto, in occasione della mostra Cinema neorealista. Lo splendore del vero nell’Italia del dopoguerra, visitabile alla Mole Antonelliana fino al prossimo 29 novembre.
Su iniziativa del Museo Nazionale del Cinema di Torino, saranno proiettati una serie di film appartenenti alla stagione più prolifica della storica corrente cinematografica, che nasceva in Italia negli anni Quaranta; in programma ci saranno anche pellicole, non necessariamente italiane, che sono state influenzate dal linguaggio neorealista, per mettere in luce come l’eredità di quella produzione sia sopravvissuta indenne sino ai giorni nostri.
Ad aprire la rassegna sarà Roma città aperta (di cui riportiamo una scena in apertura), film del 1945 diretto da Roberto Rossellini, tra i più rappresentativi del neorealismo italiano, in cui si raccontano i mesi oscuri e tragici in cui la Capitale fu occupata dai nazisti. Di Rossellini sarà presentato anche Paisà del 1946 e Germania anno zero del 1948, ambientato nella Berlino post bellica.
Non potevano mancare poi Ladri di biciclette e Sciuscià di Vittorio De Sica e la Terra trema di Luchino Visconti, liberamente tratto da I Malavoglia di Verga, che chiuderà il calendario delle proiezioni.
Oltre a questi capisaldi del neorealismo nostrano, ci sarà occasione di apprezzare film più recenti come Kedma (2002) del regista israeliano Amos Gitai; Le quattro volte (2010) di Michelangelo Frammartino; La promesse (1996) dei fratelli Dardenne e Neorealismo. Non eravamo solo ladri di biciclette (2014), docufilm di Gianni Bozzacchi e Carlo Lizzani.