Addio a Scott Weiland, voce tormentata del grunge

4 Dicembre 2015


Scott Weiland è stato trovato morto nella sera di giovedì 3 dicembre, sul suo tour bus a Medina, nel Minnesota, dove il cantante si sarebbe dovuto esibire in concerto con la sua attuale band Scott Weiland & the Wildabouts. Ex voce degli Stone Temple Pilots e dei Velvet Revolver, Weiland scompare a 48 anni – le cause della morte sono ancora da chiarire – dopo una vita trascorsa tra grande musica e abuso di sostanze stupefacenti.

Scott Weiland nasce a Santa Cruz, in California, nel 1967. Nel 1986, a San Diego conosce i componenti della sua futura band, gli Stone Temple Pilots: l’esordio è con l’album Core nel 1992, in piena epoca grunge. Nel 1994, arriva il primo posto nelle classifiche con il disco Purple e brani di successo come Interstate Love Song, Plush e Vasoline. La band si scioglie nel 2003, a causa di forti tensioni interne, causate soprattutto dai pesanti problemi con la droga di Weiland.

Subito dopo la separazione, il cantante si unisce a Slash e Duff McKagan (dei Guns n’Roses) e fonda i Velvet Revolver, che lascia qualche anno dopo, nel 2008. Nello stesso, gli Stone Temple Pilots si riuniscono, ma alla fine i problemi ritornano e la band decide di allontanare il frontman e sostituirlo con Chester Bennington dei Linkin Park. Quegli stessi problemi potrebbero, ieri, aver messo la parola fine alla vita del cantante.