Il capoluogo toscano si appresta a inaugurare una nuova sede museale, che interessa una delle architetture rinascimentali più famose di Firenze. Dopo il Museo del Novecento e il Museo dell’Opera del Duomo, nel 2016 aprirà i battenti il Museo degli Innocenti.
A distanza di sette anni dal concorso indetto dall’Istituto degli Innocenti, storico ente laico a sostegno dell’infanzia, l’omonimo museo sta per diventare finalmente realtà. Nel 2016 Firenze saluterà l’apertura del MUDI – Museo degli Innocenti, ideato dal fiorentino Ipostudio Architetti, vincitore del bando nel 2009, insieme a Pietro Carlo Pellegrini e Eugenio Vassallo.
Il team di progettisti si è confrontato con una delle più iconiche architetture rinascimentali – il celeberrimo Spedale degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata – la cui struttura originaria fu impostata da Filippo Brunelleschi e poi sviluppata da interventi successivi. L’esito è uno spazio che, pur rispettando l’antico impianto, esalta la dimensione dell’accessibilità e dell’integrazione nel contesto urbano.
Mantenendo il tradizionale loggiato di Brunelleschi, il museo disporrà di un doppio ingresso e di nuovi collegamenti verticali, garantendo al pubblico una piena fruibilità, in linea con lo spirito dell’ente. Frutto di un investimento complessivo pari a 12 milioni e 800mila euro, il MUDI disporrà di una superficie espositiva di oltre 1400 mq, organizzata su tre livelli, cui si affiancheranno altri 1650 mq destinati a eventi temporanei ed educativi.
Il MUDI racconterà la storia dell’Istituto degli Innocenti e il suo straordinario supporto all’infanzia nell’arco di sei secoli, ricostruendo le vicende di un centinaio di bambini accolti dall’ente, narrate grazie a supporti multimediali. Oltre a custodire una straordinaria collezione artistica di ottanta opere – che includerà i grandi maestri del passato come Piero di Cosimo, Sandro Botticelli e Domenico Ghirlandaio, il museo riunirà una serie di importanti servizi ai cittadini e ai turisti, offrendo laboratori creativi per i più piccoli e le loro famiglie, mostre temporanee, un bookshop e una caffetteria costruita nel Verone quattrocentesco.