Il Palazzo delle Esposizioni ospita una serie di opere dalla collezione del primo museo d’arte moderna degli Stati Uniti. Attraversando oltre un secolo di storia dell’arte, dal classicismo ottocentesco all’espressionismo astratto americano.
Dallo scorso ottobre, a Palazzo delle Esposizioni a Roma, sono in mostra oltre 60 dipinti provenienti dal primo museo d’arte moderna degli Stati Uniti. Impressionisti e Moderni. Capolavori dalla Phillips Collection di Washington è un’esposizione itinerante che l’istituzione americana ha organizzato per raccontare un secolo e mezzo di storia dell’arte, attraverso il gusto del suo fondatore, il collezionista Duncan Phillips.
Sino al 14 febbraio 2016, la mostra propone un percorso cronologico, che inizia con l’Ottocento realista e impressionista e si conclude con un salto nel secondo dopoguerra. Sei sezioni raggruppano i principali movimenti e i linguaggi artistici che si svilupparono lungo oltre un secolo, tra Europa e America: dal classicismo di Ingres al naturalismo di Constable, Courbet e Corot; dal realismo sociale di Daumier al simbolismo di Redon, passando per l’impressionismo di Degas e la pittura di van Gogh.
Nella sezione Parigi e il cubismo le vedute della bohémien Montmartre di Utrillo e gli scorci di Bonnard, Herni Rousseau e Dufy fanno compagnia alle composizioni cubiste di Gris e Braque e alle tele di Picasso, come la Tauromachia, La camera blu (nell’immagine qui sotto) e Donna con cappello verde, ritratto di Dora Maar, amante e modella del pittore.
Una natura morta di Morandi e un interno di un tardo Matisse sono invece al centro della sala intitolata Intimismo e modernismo. La rassegna si conclude, infine, con l’espressionismo: da quello di Kandinsky, Soutine, Roualt e Kokoschka di primo Novecento, sino all’astrazione americana degli anni Cinquanta, che include sia l’action painting di Pollock che le calibrate campiture cromatiche di Rothko.
[Immagine in apertura: Paul Cézanne, La montagna Sainte Victoire, 1886-87, olio su tela, Phillips Collection, Washington]