Da Parmigianino a Boccioni: l’arte in mostra nel 2016

7 Gennaio 2016

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Il nuovo anno, dal punto di vista del calendario dell’arte, viene inaugurato il 31 gennaio: ad aprire la nostra selezione di grandi mostre del 2016 è la Fondazione Beyeler di Basilea, in Svizzera, che fino a maggio ospiterà una retrospettiva su Jean Dubuffet.

Appena pochi giorni dopo, toccherà al Palazzo Reale di Milano aprire i battenti sulla prima esposizione del nuovo anno. In questo caso, la mostra non si incentrerà su un solo artista ma su tutto un movimento e i suoi “fiori del male”: l’allusione – già nel titolo della mostra – è a Baudelaire e a quell’atmosfera tenebrosa, estitizzante e compiaciuta propria del Simbolismo a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Una poetica le cui suggestioni conquistano tutto il Vecchio Continente, dalla Francia di Odilon Redon e Gustave Moreau all’Italia di Segantini, fino a trapassare gli stessi confini tra le arti e influenzare anche la musica classica, con Wagner e Debussy.

Tutte italiane saranno invece le mostre di fine inverno e inizio primavera. In successione cronologica – sia gli eventi che, curiosamente, i periodi storici affrontati – in febbraio a Forlì i Musei di San Domenico offriranno al pubblico una nuova occasione per conoscere Piero della Francesca, un genio del Rinascimento forse troppo trascurato dai non addetti ai lavori a causa di un rigore matematico e formale difficile da apprezzare a un primo sguardo; molto più emotivi e drammatici – per non dire manieristi, quali erano – sono invece Correggio e Parmigianino, protagonisti di una grande esposizione alle Scuderie del Quirinale di Roma a partire da metà marzo.
Alla fine dello stesso mese Milano – tra Palazzo Reale e Museo del Novecento – chiuderanno l’excursus tutto nazionale con un avanguardista di grandissimo spicco, Umberto Boccioni.