Riprendono le visite guidate gratuite ad alcuni ambienti delle Gallerie degli Uffizi, a Firenze: è l'occasione per riscoprire la Collezione Contini Bonacossi e alcuni dipinti di Sandro Botticelli.
Da mercoledì 13 gennaio, inaugura ufficialmente il nuovo anno degli Uffizi. La data segna infatti la ripresa delle visite guidate gratuite alla Collezione Contini Bonacossi, che è accessibile soltanto su prenotazione. Ogni mercoledì, mattina e pomeriggio, gli assistenti alla vigilanza saranno a disposizione del pubblico per mostrare loro una raccolta straordinaria di capolavori, realizzati tra il Trecento e il Settecento.
Nello scorso secolo, Alessandro Contini Bonacossi è infatti riuscito nell’impresa di costituire una delle maggiori collezioni del Novecento. Acquisita dallo Stato italiano nel 1969, le opere – una cinquantina circa – hanno trovato accoglienza in alcuni ambienti appositamente allestiti agli Uffizi. Tra mobili e ceramiche, spiccano superlativi dipinti e sculture firmate da grandi Maestri quali Andrea del Castagno, Giovanni Bellini, Girolamo Savoldo, El Greco, Bernini, Velasquez e Goya.
Dal prossimo 5 febbraio, inoltre, il primo venerdì di ogni mese saranno offerte visite guidate gratuite nella Galleria degli Uffizi anche alle persone portatrici di disabilità, grazie all’accompagnamento del personale. La nuova opportunità si affianca alla consueta possibilità di effettuare percorsi in autonomia, con l’intenzione di offrire a tutti i visitatori un’accoglienza eccellente. Il percorso si snoda attraverso sia le opere della originale collezione medicea di statuaria classica degli Uffizi da toccare, sia attraverso alcuni capolavori pittorici qui conservati.
Nella stessa data verrà reso disponibile un ulteriore servizio: la visita guidata – sempre gratuita – all’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, luogo normalmente chiuso al pubblico che offre invece un interessante accostamento di opere moderne – come La Fortezza di Sandro Botticelli – e novecentesche, di autori quali Alberto Burri, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Marino Marini.
[Immagine in apertura: photo by Kevin Poh, fonte Flickr]