Il vulcanico artista spagnolo, emblema del Novecento, raggiunge la cittadina lombarda per un’esclusiva rassegna incentrata sulle passioni che hanno reso grande la sua arte.
A lui sono stati dedicati fiumi di inchiostro e centinaia di eventi espositivi. La sua creatività senza limiti e il suo temperamento volitivo l’hanno trasformato in un’icona del secolo scorso, studiata dalla critica e amata dal pubblico. Eppure la mostra curata da Lola Duran e allestita nello splendido Palazzo Vistarino di Pavia – aperto per la prima volta a tutti – riesce a offrire un originale colpo d’occhio sull’universo creativo di Pablo Picasso.
Fino al 20 marzo 2016, Picasso e le sue passioni animerà le meravigliose sale della villa settecentesca affacciata sul Ticino, unica tappa della rassegna nel nord Italia. Grazie a una selezione di oltre duecento opere – tra disegni, oli e ceramiche – provenienti da importanti raccolte private internazionali e dal museo di Mija Malaga, la mostra ripercorre le più grandi passioni di Picasso, accostandole in un inedito display.
Il teatro, il circo, le donne, la tauromachia e la politica, sono questi i nodi tematici attorno ai quali ruota la produzione del maestro spagnolo, basata sul ricorso a tecniche differenti. Dalle prime incisioni alle opere grafiche della maturità, dalla pittura all’importante nucleo di ceramiche dedicate alla tauromachia, l’intera opera di Picasso trae spunto dalla sue passioni. In mostra ne sono un esempio la Tête de femme del 1943 – ultimo ritratto della celebre compagna Dora Maar – e l’Autoritratto del 1967, rivelatore di un altro grande amore dell’artista, quello per se stesso.
Completa la rassegna una reinterpretazione della famosa opera Guernica, affidata a tre autori contemporanei: Stefano Bressani, Paolo Baratella e Paolo Ceribelli. Tre letture molto diverse di un capolavoro che ha segnato un’epoca, testimoniando un orrore livido e plumbeo come quello della guerra.
[Immagine in apertura: Pablo Picasso, Tauromaquia, 1959, 27 opere, acquatinta allo zucchero e puntasecca, 35,5 x 50 cm, edizione: 263 esemplari pubblicati a Parigi dall’atelier di Roger Lacourière]