Il Paul Getty Museum di Los Angeles ha restituito all’Italia una preziosa testa in terracotta trafugata dalla Sicilia negli anni Settanta. Il merito dell’operazione va al team di archeologi italiani.
La Sicilia festeggia il “ritorno a casa” di un’opera scultorea protagonista di una vicenda che ha tenuto il mondo dell’arte con il fiato sospeso. Si tratta di una testa in terracotta di Ade, risalente al periodo greco classico, custodita, fino a pochi giorni fa, dal Paul Getty Museum di Los Angeles.
Trafugata dal sito archeologico di Morgantina, in provincia di Enna, negli anni Settanta, il prezioso reperto fu poi venduto illegalmente al museo americano dal collezionista newyorchese Maurice Tempelsman nel 1985, entrando a far parte del suo patrimonio.
Grazie a un ricciolo di ceramica blu ritrovato negli scavi siciliani, l’esperto team di archeologi nostrani è riuscito a determinare l’esatta provenienza della testa, facilitando le operazioni di recupero dell’opera da parte della Procura di Enna con una rogatoria iniziata nel 2014. L’eccezionale testa in terracotta, originariamente policroma, apparteneva probabilmente al santuario di Demetra di Morgantina e ora sarà conservata presso il museo ennese di Aidone.