Una grande coperta di lana per “rattoppare” le ferite del terremoto: così gli artisti di Animammersa hanno voluto riportare l’attenzione sulla situazione de L’Aquila oggi. L'intervento di arte urbana è in mostra a Bologna. nei giorni di Arte Fiera.
Una sorprendente opera di urban knitting, una coperta di 60 metri quadrati cucita a mano, arriverà in Emilia, centro di un altro recente terremoto, per riportare l’attenzione sul L’Aquila e la sua tardiva ricostruzione, a quasi 7 anni dal sisma.
L’idea è venuta ad Animammersa, l’associazione di artisti aquilana nata in seguito al tragico evento: “Quando il cuore e il cervello si uniscono per far fronte a un’ingiustizia, noi di Animammersa non ci fermiamo. L’ingiustizia è rappresentata, nel nostro caso, dalla prevenzione mancata, dai silenzi, gli slogan inutili, e dalle telecamere spente sul nostro e su altri territori colpiti da catastrofi naturali, in questa Italia sguarnita, impreparata e pericolosa”.
Così, dal 2012 l’associazione porta avanti il progetto di urban knitting Mettiamoci una pezza: lavori collettivi “fatti ai ferri per una città ai ferri corti”, con lo scopo di abbellire monumenti, alberi, panchine in evidente stato di abbandono.
Ora la coperta dell’associazione Animammersa sarà esposta a Bologna dal 29 al 31 gennaio, durante il weekend dell’arte che vede la città ospitare Arte Fiera e il relativo programma di eventi collaterali ArtCity, a Teatri di Vita di Bologna.