La prestigiosa istituzione romana ha acquisito elaborati grafici, plastici, foto e documenti relativi alla produzione di uno degli architetti protagonisti del Novecento italiano.
100 modelli, 1500 disegni e un’ampia documentazione proveniente da libri e riviste: questi i numeri dell’appena costituito Fondo Franco Marescotti, un nuovo archivio in corso di riordino e inventariazione da parte dell’Accademia Nazionale di San Luca, che lo ha acquisito lo scorso novembre.
Un corpus di progetti e testimonianze, per il quale è già stata richiesta la dichiarazione di notevole interesse storico alla Soprintendenza Archivistica del Lazio, capace di ricostruire il percorso professionale e umano dell’architetto Franco Marescotti (Pesaro 1908- San Gregorio di Catania 1991).
Legato da un lungo sodalizio lavorativo all’architetto Giuseppe Pagano, direttore di Casabella, Marescotti partecipò alla redazione della celebre rivista, lavorando anche nell’ufficio tecnico della Triennale di Milano; significativi alcuni suoi studi sul tema della standardizzazione sviluppati negli anni Trenta e Quaranta.
Dopo la guerra si spese per la ricostruzione con alcune esperienze di progettazione partecipata; fondò lo Studio Sociale di Architettura e affiancò all’attività di architetto quella di docente in Sicilia. Insegnò presso la Facoltà di Ingegneria di Catania, approfondendo la ricerca sulla prefabbricazione.