Nel Giardino di Boboli, torna fruibile una delle più prestigiose collezioni di porcellane in Italia. Con capolavori di blasonate manifatture europee.
Si sono già conclusi gli interventi all’impianto di riscaldamento del Museo delle Porcellane – inseriti all’interno del programma di risanamento degli impianti idraulici dell’intero complesso fiorentino di Palazzo Pitti-Giardino di Boboli – a causa dei quali era stata predisposta la temporanea chiusura.
Di nuovo aperta al pubblico, dunque, l’antica e preziosa raccolta che offre una panoramica sul passato e sul gusto della città, attraverso esemplari in porcellana appartenuti alle famiglie che abitano la reggia fiorentina.
Molti i pezzi collezionati dai Lorena – in particolare Pietro Leopoldo e Ferdinando III – ma il cuore del Museo delle Porcellane fiorentino, istituto nel 1973, resta la collezione della famiglia Savoia: i sovrani, durante la propria permanenza a Palazzo Pitti, decisero di unificare alcune raccolte provenienti anche da altre regge, incrementando l’assortimento in numero e varietà.
Dalla manifattura Ginori alla Real Fabbrica di Napoli (Capodimonte), dalle porcellane francesi a quelle francesi fino alle manifatture tedesche, il museo fiorentino continua a conservare e mostrare autentiche meraviglie.