L’Italia fa da sfondo alle 78 fotografie, scattate tra il 1943 e il 1944, in mostra alla Galleria Raffaele De Grada di San Gimignano. Fino al 10 luglio.
Restituisce senza retorica l’aspetto umano e drammatico della seconda guerra mondiale, la mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944, al via sabato 5 marzo presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada di San Gimignano (Siena).
Realizzate in bianco e nero nel biennio cruciale che precede la resa, le foto del grande artista – considerato tra i padri del fotogiornalismo mondiale – rivelano un conflitto fatto di gente comune, invitando a riflettere sull’universalità del dolore, sempre devastante a tutte le latitudini.
Dalla resa di Palermo alla distruzione della posta centrale di Napoli per una bomba ad orologeria, dal funerale delle giovanissime vittime delle Quattro Giornate di Napoli alla fuga verso le montagne nella zona di Montecassino, dall’accoglienza dei soldati alleati a Monreale fino alle perlustrazione nei campi di battaglia: la rassegna curata da Beatrix Lengyel tratteggia un itinerario nell’Italia devastata dal conflitto.
Robert Capa ha dedicato gran parte della sua vita a documentare i fatti nei luoghi e negli istanti del loro compiersi, seguendo in più di 20 anni di attività i 5 maggiori conflitti della sua epoca: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.
Le opere della mostra di San Gimignano – un appuntamento ideato e promosso in collaborazione dal Comune di San Gimignano, dal Museo Nazionale Ungherese di Budapest, dalla Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia con Opera-Gruppo Civita – provengono dalla serie Robert Capa Master Selection III, che raccoglie 937 fotografie scattate in 23 Paesi di 4 continenti diversi.