La città tedesca ospita un originale omaggio al pittore spagnolo, con una rassegna interamente dedicata alle sue opere di grandi dimensioni. Dando risalto a un aspetto poco indagato della produzione di Miró.
La pittura di Joan Miró non smette di affascinare il pubblico contemporaneo. Lo dimostra l’azzeccata esposizione allestita, fino al prossimo 12 giugno, nella sale della Schirn Kunsthalle Frankfurt, in omaggio a uno degli artisti più rivoluzionari del secolo scorso.
Come espresso dall’iconico titolo, Joan Miró. Painting Walls Painting Worlds punta l’attenzione su un aspetto ancora non troppo dibattuto della poetica dell’artista catalano: i suoi dipinti di grande formato e la sua fascinazione per il supporto murario.
Considerato da Miró un oggetto pittorico a tutti gli effetti, il muro diventa un essenziale punto di riferimento per la realizzazione dei suoi capolavori in grande formato. Ricorrendo all’uso di tele ruvide, carta vetrata e catramata, oltre naturalmente a svariate gamme cromatiche, l’artista fu in grado di ricreare la consistenza materica del muro, sfruttandone le potenzialità estetiche e tecniche per ottenere opere di grande impatto visivo.
Le 50 opere in mostra – provenienti da prestigiosi musei internazionali come il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e il Centre Pompidou di Parigi – ripercorrono le incredibili sperimentazioni di Miró dal punto di vista del supporto e delle dimensioni di questi suoi ambiziosi dipinti, accostando opere degli anni Venti come La Fattoria agli sfondi non convenzionali – utilizzati negli anni Quaranta e Cinquanta – fino allo straordinario trittico Blue I–III del 1961.