La Fondazione Fotografia Modena, promotrice di due ambiti premi intitolati all’arte dello scatto, ha da poco annunciato i nomi dei vincitori, protagonisti di altrettanti eventi espositivi nella sede modenese.
Prestigioso punto di riferimento nel panorama culturale italiano, la Fondazione Fotografia Modena ha colpito ancora una volta nel segno promuovendo la prima edizione di un’accoppiata di importanti premi, in collaborazione con Sky Arte HD, dedicati quest’anno al tema dell’identità.
Il Premio Internazionale per la Fotografia 2016 è andato al sudafricano Santu Mofokeng, mentre il Premio Fotografia Italiana Under 40 ha visto trionfare Alessio Zemoz, offrendo un’importante panoramica sui talenti mondiali nell’arte dello scatto. Fino all’8 maggio, le opere dei vincitori saranno esposte presso il Foro Boario, all’interno di due esposizioni distinte, ma, da un certo punto di vista, complementari.
Sostenuti da Unicredit, i due riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria composta da Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena; Christine Frisinghelli, fondatrice di Camera Austria; Shinji Kohmoto, fondatore del Parasophia Festival Kyoto; Simon Njami, co-fondatore di Revue Noir; da Thyago Nogueira, a capo del Dipartimento di Fotografia all’Instituto Moreira Salles, Brasile.
Oltre ad aggiudicarsi un cospicuo premio in denaro, Mofokeng e Zemoz godranno dell’eccezionale visibilità garantita dalla vetrina modenese. Il fotografo sudafricano porta in Emilia i suoi clamorosi scatti, frutto di uno sguardo concreto e lucido sugli assetti sociali e politici contemporanei. Il giovane autore aostano, invece, con il progetto lo vàco – il vuoto, offre un’indagine sui paesaggi abbandonati della sua terra d’origine, tra documentazione e rievocazione.
[Immagine in apertura: Santu Mofokeng, Dove Lady #4, Orlando East, Soweto (2002), dalla serie ‘Billboards’, stampa ai pigmenti © The Santu Mofokeng Foundation, Images courtesy Lunetta Bartz, MAKER, Johannesburg]