La grande artista originaria del Guatemala, tra le icone del continente latinoamericano, fino al 17 aprile è in mostra al Frankfurter Kunstverein, con un'attualissima riflessione sui meccanismi del potere.
La violenza fisica, l’uso del corpo in modo critico, politico e drammatico sono da anni il tema centrale della ricerca artistica – senza compromessi – dell’artista Regina José Galindo, premiata nel 2005 con il Leone d’Oro alla 51esima Biennale di Venezia come migliore giovane artista.
Con Mechanisms of Power – co-curata da Eugenio Viola – per la prima volta l’artista presenta un’esposizione completa dei suoi lavori al Frankfurter Kunstverein, prestigiosa istituzione tedesca diretta da Franziska Nori, già a capo del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Firenze.
In questa occasione Regina José Galindo, oltre a una nuova performance, propone una selezione delle sue opere – spesso immagini esplicite di esperienze borderline o violenze – che mostrano le ripercussioni sulla vita quotidiana di ingiustizie, discriminazioni e disparità di genere.
[Immagine in apertura: Regina José Galindo, veduta della mostra al Frankfurter Kunstverein con le opere Tierra, 2013 e Caparazon, 2010. Photo by N. Miguletz, copyright Frankfurter Kunstverein]