La poliedrica artista va in scena oltralpe con la sua prima retrospettiva in terra francese. Ad accogliere gli esiti di una lunga carriera, il Musée d’Art Contemporain di Lione.
Si preannuncia uno degli eventi dell’anno, la prima retrospettiva dedicata dalla Francia a un’artista entrata nella storia grazie al suo multiforme approccio creativo. Dal 9 marzo al 10 luglio, il Musée d’Art Contemporain di Lione omaggerà l’intensa produzione di Yoko Ono, regalando la pubblico un dettagliato excursus su una carriera lontana da qualsivoglia etichetta e classificazione.
Il titolo scelto dalla stessa Ono per la rassegna di cui è protagonista testimonia le innumerevoli sfumature che contraddistinguono la sua lunga produzione: Lumière de L’aube è un esplicito riferimento al tema della luce, ricorrente nelle opere dell’artista originaria di Tokyo, ma è anche un’allusione allo storico legame tra la città di Lione e i fratelli Lumière, inventori del medium cinematografico.
Il museo francese si prepara ad accogliere le numerose evoluzioni stilistiche di un’artista che ha fatto della mutevolezza il suo tratto distintivo. Oltre 100 opere, prodotte dagli anni Cinquanta a oggi, raccontano le vicende di una performer, musicista e videomaker, che intende da sempre la propria arte come un elemento in continua trasformazione.
Ne sono un esempio i famosi Instruction Paintings, in cui le istruzioni per la realizzazione dell’opera e le sua effettiva messa in pratica restano due ambiti distinti, lasciando aperto un ampio ventaglio di possibilità, tanto all’esecutore quanto al pubblico.
A lungo ritenuta una voce marginale nel panorama creativo, con questa iniziativa Yoko Ono afferma l’importanza del proprio ruolo sullo scacchiere della creatività.