Nell'ambito del progetto 'Urban Canvas', l'artista Andrea Ravo Mattoni si è ispirato alla 'Cattura di Cristo' di Caravaggio per realizzare uno spettacolare murale, sulla superficie di un pilastro stradale.
Come può cambiare l’aspetto di un’infrastruttura stradale, per effetto dei linguaggio dell’arte contemporanea? A partire dal 5 aprile scorso, nella sua città d’origine – Varese – lo street artist Andrea Ravo Mattoni è intervenuto su un’ampia superficie di muro dando vita – dal vivo – a un intervento direttamente ispirato a un dipinto di Caravaggio.
La Cattura di Cristo del Maestro del Seicento italiano ha infatti fornito all’autore varesino, noto per le sue creazioni anche oltre i confini nazionali, lo spunto decisivo per il nuovo murale.
Osservandola da vicino, l’opera rivela un dettaglio inaspettato: è stata infatti riprodotta la frase “We will all be forgotten”, traducibile in “Verremo tutti dimenticati”.
Con questa scelta Ravo Mattoni intende fare un esplicito riferimento alla tormentata vicenda de la Cattura di Cristo, come lui stesso ha dichiarato: “Ho scelto di raffigurare quel quadro perché ha una storia molto curiosa, è stato dimenticato per 400 anni e solo nel 1990 è tornato alla luce grazie a Sergio Benedetti, capo curatore della National Gallery of Ireland, che aveva ricevuto l’incarico di esaminarlo“.
Il nuovo muro rientra nel progetto Urban Canvas, promosso dall’associazione di promozione sociale e culturale Wg Art.it – Writing & Graffiti Art che, dal 2014, opera nella città di Varese e nel suo comprensorio.
Ideata in sinergia dall’architetto Ileana Moretti e dall’artista Fabrizio Sarti, l’iniziativa punta al recupero di alcuni spazi grigi attraverso operazioni nelle quali l’arte urbana è assoluta protagonista. Urban Canvas inoltre si pone l’obiettivo di promuovere questa specifica forma di arte, rendendola accessibile a tutti.
A partire dall’anno di istituzione, nel circuito Urban Canvas sono stati coinvolti
numerosi artisti che, attraverso graffiti, murales, stencil e live painting, hanno cambiato il volto di alcune aree pubbliche non sottoposte a vincoli.