Quadrupede, erbivoro, 600 chili di peso: ecco l'identikit di Tito, primo esemplare di dinosauro sauropode italiano, la cui scoperto è avvenuta a 50 chilometri da Roma. A partire da tre ossa fossili trovate per caso...
Anche nelle scoperte di rilievo, si sa, il destino riesce a metterci lo zampino. Lo conferma il fortunato caso dell’importante ritrovamento del primo sauropode italiano – già ribattezzato Tito, proprio come l’imperatore romano, nonché affettuoso diminutivo di Titanosauro, di cui i sauropodi erano i più antichi esponenti nell’Europa meridionale.
Alcuni anni fa, durante la costruzione di un muretto a secco, una vertebra e due frammenti furono rinvenuti sui Monti Prenestini, ad una cinquantina di chilometri dalla Capitale. A stabilire con precisione la natura di quei resti è intervenuto poi il Museo di Storia Naturale di Milano, con il suo team di paleontologi.
Tito, risalente a 112 milioni di anni, presentava un lungo collo e un corpo di dimensioni ancora – si fa per dire, visto che era già lungo 6 metri – contenute rispetto al suo potenziale: un indicatore che ne farebbe risalire la scomparsa alla fase di sviluppo adolescenziale.
La scoperta costituisce un nuovo tassello nella complessa ricostruzione dell’evoluzione della vita nel bacino del Mediterraneo. Ad oggi, in Italia, sono cinque i dinosauri rinvenuti, tutti oggetto di studio e ricerca da parte del museo milanese.