Nell'installazione 'The Journey Mapping Project', l'artista franco-marocchina Bouchra Khalili racconta le vicende di otto migranti, spinti da fattori politici ed economici a viaggiare illegalmente nel Mediterraneo.
Dal 9 aprile al 28 agosto, i visitatori del Moma – Museum of Modern Art di New York avranno l’opportunità di vedere tutti gli 8 video dell’installazione The Mapping Journey Project, di cui l’istituzione possiede – unico ente al mondo – la serie completa.
Realizzata dell’artista Bouchra Khalili tra il 2008 e il 2011, l’opera affronta il tema della migrazione e dello spostamento in condizioni di illegalità attraverso territori sconosciuti, fornendone una prospettiva critica.
Protagonisti di The Mapping Journey Project sono 8 individui incontrati per caso dall’artista, tutti costretti ad abbandonare la patria d’origine e a viaggiare nel bacino del Mediterraneo, per scappare da situazioni di forte instabilità.
Senza mostrarli in volto, Bouchra Khalili ha chiesto a ciascuno di loro di tracciare con un pennarello indelebile il proprio itinerario su una mappa, accompagnando l’operazione dal racconto in prima persona. Il risultato è una sorta di atlante geopolitico alternativo, definito dalle vite precarie dei migranti.
Compreso del progetto Citizens and Borders, The Mapping Journey Project è stato acquisito dal museo di New York nella primavera del 2015.
Bouchra Khalili, originaria di Casablanca e attualmente di base Berlino, da oltre un decennio lavora impiegando il video, la fotografia, il disegno e l’installazione.
[Immagine in apertura: Bouchra Khalili. The Mapping Journey Project. 2008-11. The Museum of Modern Art, New York. Fund for the Twenty-First Century © 2016 Bouchra Khalili]