Una delle civiltà più antiche e misteriose sta finalmente per svelare i suoi segreti? La nuova speranza viene dal ritrovamento in Toscana di una stele in pietra, che potrebbe aiutare a ricostruirne il linguaggio.
Ha fatto il giro del mondo la notizia del ritrovamento di una stele in pietra nel sito archeologico di Poggio Colla, a nord est di Firenze, da parte del team del Mugello Valley Archaeological Project. Risalente a circa 2500 anni fa, il prezioso reperto potrebbe fare finalmente luce sui misteri di una civiltà antica e affascinante come quella etrusca.
Alta oltre un metro e pesante più di 200 chilogrammi, la stele appartiene alle fondamenta di un tempio costruito in un periodo successivo, confermando il proprio ruolo di oggetto cultuale. I tratti che ne solcano la superficie riportano 70 lettere leggibili e alcuni elementi di punteggiatura, vera chiave di volta dell’intera scoperta. Non trattandosi di un testo funerario, ma di una lunga – e quindi rara – iscrizione, potrebbe infatti contenere nuove parole dell’antica lingua, come sottolineato da Gregory Warden, co-direttore del progetto.
Le notizie in possesso degli studiosi sulla cultura degli Etruschi derivano per lo più dalle loro elaborate necropoli e dagli annessi testi legati ai riti funebri.
Tuttavia, restano ancora sconosciuti persino i nomi delle divinità venerate da un popolo che trovava nella religione uno dei suoi fondamenti.
La stele toscana, una volta ripulita e sottoposta a dettagliati esami, potrebbe quindi rivelare nuove informazioni sull’epoca pre-romana.