Dopo le esposizioni su Fausto Melotti, Marino Marini e Giuseppe Pellizza da Volpedo, lo scalo milanese ospita un'opera dell'artista Carlo Bernardini. Composta da fili di fibre ottiche, che disegnano figure geometriche luminose.
Un nuovo intervento all’insegna dell’arte coinvolge l’aeroporto di Milano Malpensa. Fino al 18 ottobre prossimo, La Porta di Milano ospita Dimensioni Invisibili, un’installazione ambientale che, attraverso la luce, origina una trasformazione dello spazio in grado di incidere sulle percezioni – e quindi la loro interpretazione – umane.
A firmare l’intervento, curato da Marco Meneguzzo, è l’artista viterbese Carlo Bernardini: di base a Milano, dove insegna Installazioni Multimediali presso l’Accademia di Brera, lavora con la fibra ottica da circa un ventennio, progettando interventi presentati anche in contesti internazionali. In quest’opera, alcuni fili di fibre ottiche danno vita a tre figure geometriche luminose che nell’osservatore suscitano impressioni di costante mutamento, evocando costellazioni, ambientazioni interstellari e soprattutto quelle dimensioni non percepibili dall’occhio umano, la cui esistenza viene ipotizzata dalla fisica sperimentale.
“Abbiamo constatato – ha affermato Luciano Carbone, Chief Corporate Officer di SEA – che i nostri passeggeri apprezzano l’ arte e la cultura nell’esperienza del viaggio. Ed è per questo motivo che stiamo valutando di estendere le esposizioni anche in altre zone del Terminal 1 e del Terminal 2, collaborando attivamente coi principali musei ed enti di Milano e della Lombardia per garantire sempre un’ offerta di qualità. Stiamo, infatti, per concludere un accordo pluriennale con la Triennale di Milano, che riguarderà anche attività espositive su Linate, e che in particolare per il 2016, in occasione della XXI Edizione Internazionale, vedrà l’esposizione al Terminal 1 di una installazione collegata ai temi della mostra”.