Sono stati rinvenuti tra fitti cespugli erbosi, chiusi in robusti sacchi di plastica sull’isola di Turunciuk, sul fiume Dnestr, i 17 preziosi dipinti rubati a novembre dello scorso anno dal museo veronese. Opere di inestimabile valore, realizzate tra gli altri da Mantegna, Pisanello e Tintoretto.
“È un grande giorno, presto le opere torneranno al Museo di Castelvecchio“: con queste parole il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha commentato la notizia del ritrovamento delle 17 opere trafugate il 19 novembre 2015 dal Museo di Castelvecchio, a Verona, destinando anche un sentito ringraziamento ai soggetti che si adoperati per la piena risoluzione del caso.
È stata infatti un’operazione congiunta di Carabinieri, Polizia ed Europol a portare, passo dopo passo, alla chiusura del cerchio intorno all’intricata vicenda. Il 6 maggio scorso, nella regione di Odessa, tutti i quadri – opere di Pisanello, Jacopo Bellini, Giovanni Caroto, Andrea Mantegna, Jacopo Tintoretto, Peter Paul Rubens e altri artisti – sono stati rinvenuti e recuperati; in precedenza erano stati portati in Moldavia. Un’indagine a cura degli specialisti ne ha già accertato l’autenticità.
I responsabili del clamoroso furto – in totale dodici persone, dieci di origine moldava e due italiani – sono stati arrestati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dalla Polizia di Stato; tra loro figura anche la guardia giurata di turno nel museo veronese, la sera della rapina.